II telaio è uno strumento indispensabile per fornire il necessario supporto ai materiali
che formeranno il tappeto; consiste in una coppia di travi di legno (in gergo, subbi)
che hanno la funzione di tenere ben ferme le catene dell'ordito che formano
lo scheletro del tappeto. Una volta effettuata longitudinalmente la tensione delle
catene dell'ordito, il telaio offre il suo secondo servizio: quello di porre
le catene di ordito su due livelli differenti, in modo da facilitare l'artigiano
nell'inserimento dei fili orizzontali della trama. Per ottenere questo si usano
altri due pali di legno, chiamati licci, di lunghezza uguale a quella dei subbi
ma di sezione inferiore. Il primo attraversa orizzontalmente le catene infilandole
simmetricamente una volta dal basso, poi dall'alto, nuovamente dal basso e così
via in modo da porle su due differenti livelli. Il secondo liccio, al quale vengono
invece applicati dei fili a loro volta allacciati alle catene inferiori, permette,
una volta tirato, di creare un corridoio che favorisce il passaggio corretto della
spola che trascina la trama. I telai si dividono in due grandi categorie; esistono
i telai orizzontali ed i telai verticali. Quelli orizzontali vengono usati dalle
popolazioni nomadi e nei piccoli villaggi. Il telaio verticale, meno pratico di
quello orizzontale e di notevoli dimensioni, è usato da popolazioni sedentarie.
È utile precisare che qualunque sia il telaio il procedimento è sempre il medesimo:
quello che conta veramente è la mano dell'artista.
Gli altri strumenti necessari per la lavorazione di un tappeto non sono molti e
nemmeno complicati. Anche sotto questo aspetto, poco è cambiato dalla nascita del
tappeto. Il primo attrezzo è un piccolo coltello che serve per tagliare i! filo
dopo che è stato annodato. A questo strumento, soprattutto nella zona di Tabriz,
è saldato un minuscolo uncino che permette di facilitare l'attuazione del nodo
simmetrico. Un secondo indispensabile strumento è un vero e proprio pettine di legno,
ma più spesso con i denti o lamelle in metallo, che ha la funzione di schiacciare,
comprimendolo, il filo di trama contro la riga di nodi, in modo da mantenerla bloccata
nel tempo. Viene poi adoperata una forbice affilatissima, che può assumere forme
diverse, per effettuare la rasatura del pelo. Questa operazione è molto impegnativa
e di vitale importanza. Una rasatura non perfetta può pregiudicare tutta la lavorazione.
Per questo motivo, oggi, come in tempi molto più lontani, l'ultima mano sulla
rasatura, la passa il maestro rasatore, particolarmente esperto in questa delicata
operazione. Uno strumento adoperato nei più importanti centri di produzione, dove
il disegno è sicuramente più complesso e di difficile attuazione, è un foglio dì
carta millimetrata dove viene riprodotto perfettamente il disegno e ad ogni millimetro
quadrato corrisponde un nodo.